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ATTILIO TERRAGNI

 A cura di: Antonio De Riggi, Enrica Donati Il light pavillion è una sala convegni nella suggestiva cornice del lago di Como. Richiesta della committenza era quella di non avere luce naturale diretta all’interno degli spazi per non disturbare lo svolgersi delle manifestazioni. Terragni risolve questa necessità creando un sistema di aperture molto sottili annegate all’interno di un’apparecchiatura muraria molto spessa. Quest’ultima si presenta inclinata all’esterno mentre appare come una superficie perpendicolare al piano osservandola dall’interno. Una soluzione di aperture simili (di forma allungata e, ancora, annegata in una muratura di sezione importante) la troviamo anche all’interno dell’edificio di Milano Pordoi5.  Il dettaglio delle aperture potrebbe far pensare ad un richiamo, per esempio, alle finestre del prospetto laterale della casa del fascio. In che rapporto si pone la sua architettura rispetto a quella dell’architetto Giuseppe Terragni? Ci sono elementi della sua...

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TESSITURE AGGIORNATE

 

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RUGGERO LENCI- ARCHITETTURA E ARTE

NUOVI INTERVENTI RESIDENZIALI NELLA CINTURA URBANA DI BERGAMO – 1997   A cura di:  De Riggi Antonio, Donati Enrica   Il progetto del sistema insediativo per la comunità di Valtesse, località inserita nella corona urbana di Bergamo, mira a realizzare un perfetto esempio di integrazione ed interazione tra pubblico e privato. Il progetto consiste nella realizzazione di un parco centrale che si trasforma, ai suoi margini, in un sistema costruito permeabile in più punti, il quale non costituisca una barriera ma, anzi, un momento di graduale transizione dalla città costruita al parco. L’edificato si basa su moduli costituiti da due unità duplex incastrate tra loro, alle quali viene sovrapposto un modulo simile ma ruotato di 90 gradi. L’alloggio-tipo è un duplex di circa 90 mq.   Il transito carrabile dell’area viene riservato ai margini esterni dell’intervento, non interponendo, dunque, alcun tipo di viabilità tra l’edificato e l’area verde, mettendo le due in stretto cont...
A CURA DI: DE Riggi Antonio, DONATI ENRICA   Centro polifunzionale di Campotenese Il progetto nasce con l’idea di realizzare un centro polifunzionale situato sul versante calabrese del Parco naturale del Pollino. L’edificio viene pensato come elemento capace di integrarsi e mimetizzarsi completamente all’interno del paesaggio naturale in cui esso si innesta. Pertanto, il suo volume risulta completamente ipogeo rispetto alla quota di calpestio di accesso al lotto lasciando, quindi, aperta ai visitatori la visuale verso i monti; sul versante opposto, la costruzione domina la vallata. L’illuminazione della porzione ipogea di edificio avviene per mezzo della realizzazione di un sistema di patii e percorsi contro terra. L’areazione e la ventilazione sono, invece, consentite attraverso quattro emergenze architettoniche, le quali costituiscono, inoltre, l’unico elemento effettivamente visibile della costruzione alla quota di campagna.   Museo della scienza di Roma   Il progetto ...

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