NUOVI INTERVENTI RESIDENZIALI NELLA CINTURA URBANA DI BERGAMO – 1997
A cura di: De Riggi Antonio, Donati Enrica
Il progetto del sistema insediativo per la comunità di Valtesse, località inserita nella corona urbana di Bergamo, mira a realizzare un perfetto esempio di integrazione ed interazione tra pubblico e privato. Il progetto consiste nella realizzazione di un parco centrale che si trasforma, ai suoi margini, in un sistema costruito permeabile in più punti, il quale non costituisca una barriera ma, anzi, un momento di graduale transizione dalla città costruita al parco. L’edificato si basa su moduli costituiti da due unità duplex incastrate tra loro, alle quali viene sovrapposto un modulo simile ma ruotato di 90 gradi. L’alloggio-tipo è un duplex di circa 90 mq.
Il transito carrabile dell’area viene riservato ai margini esterni dell’intervento, non interponendo, dunque, alcun tipo di viabilità tra l’edificato e l’area verde, mettendo le due in stretto contatto tra loto.
Gli spazi esterni sono luoghi nei quali interagiscono il semi-pubblico urbano (le piazze tra gli edifici) e il pubblico di gruppo (i vicoli frontistanti gli edifici), il privato di gruppo (gli accessi e i percorsi collocati anche in quota che distribuiscono ai singoli alloggi) e il privato familiare (gli alloggi) sino ad arrivare al parco, luogo nel quale il progetto si integra in modo naturalistico con il massimo livello di relazione: il pubblico urbano. Tutti gli alloggi hanno un ampio ambito privato all’esterno.
Gli alloggi con accesso dal livello terra sono dotati di patii verdi mentre quelli collocati superiormente hanno accesso, tramite il proprio corpo scala, ai terrazzi di copertura di loro pertinenza. Questi terrazzi, e le torrette delle scale interne, sono parzialmente coperti da una volta a botte ribassata, utile sia al fine di proteggere la rampa di accesso, che di rendere riconoscibile e unitario l’intervento.
Ruggero Lenci oltre ad applicarsi nel campo architettonico amplia ed esporta la materia in molteplici campi artistici. Pur utilizzando strumenti simili, molti disegni sono inchiostro su carta, l’approccio creativo muta radicalmente. Il filtro artistico è sempre quello di un rapporto psicologico tra l’uomo e la città. La città si spoglia di un concetto architettonico ed urbanistico e sprofonda in una debolezza umana. Il tratto geometrico rimanda al disegno architettonico, ma la scomposizione delle parti che si fonde con aspetti umani, spesso vengono rappresentati volti, o con tratteggi astratti danno vita ad una nuova immagine.
I dipinti olio su tela presentano un orizzonte più vasto: da rappresentazioni umane realistiche, in primo piano, di personaggi noti, a rappresentazioni di paesaggi. Tuttavia, alcune opere riprendono il tratto distinto dei disegni dove si rilegge il concetto della “psicologia della città” riscopre le sue forme e i suoi colori. Il colore in questo caso è dosato, realistico, umano, pur dando una nota di drammaticità al disegno. Non mancano quadri astratti, olio e acrilico su tela.
Oltre al disegno e all’architettura il racconto creativo di Ruggero Lenci investe anche campi di applicazione “tattili” come ad esempio le realizzazioni di tessuti, sculture e gioielli.
Nella scultura in particolare si ricerca l’incastro, incastro restituito da forme volumetriche che simboleggia l’incastro nella vita. Il presupposto però è che ci siano dei meccanismi che permettano questi incontri, non si tratta quindi di un semplice accostamento, ma di meccanismi che possano creare relazioni tra le varie parti.
Nei gioielli si può trovare l’accostamento ad una ricerca scientifica, riportando in scala umana superfici che si legano al mondo fisico matematico. Non abbandona in questo settore la componente architettonica, dove la forma abbandona la funzione abitativa e di trasforma in oggettistica.
La produzione artistica indaga quindi argomenti di forte interesse: attualità, scienza e architettura, materie che si liberano dalle stanze accademiche per essere studiate e rappresentate con metodi differenti.
QUESITI
Nella progettazione di questo complesso, viene data una grande rilevanza al passaggio graduale da spazi pubblici urbani a privati familiari, passando per semipubblico-urbano, pubblico di gruppo e privato di gruppo. Questi vari layers, che si sovrappongono ed intrecciano perfettamente, sono stati realizzati a partire da una specifica tessitura? Se sì, cosa ha ispirato tale tessitura?
Lei indaga molteplici materie nel campo artistico, dalle forme fisicomatematiche, alla politica, ad una rappresentazione umana dell’architettura, restituendo immagini di forte coerenza. La sua produzione artistica vuole essere un intento di ricercare, studiare e portare in luce tematiche che non hanno avuto modo di esprimersi a pieno se legate al loro distretto accademico?
Commenti
Posta un commento